Anno di immatricolazione: 1951
Presentata al Salone dell'Automobile di Francoforte del 1951, la 220 era chiamata a sostituire la 230 W153, con la quale condivideva in pratica la stessa struttura telaistica, ad X con tubi a sezione ovale, utilizzata tra l'altro anche sulle più piccole 170V e 170S. Di questi modelli, tra l'altro, la 220 riprende anche l'impostazione stilistica decisamente retrò, tipica dei modelli del periodo immediatamente antecedente la Seconda guerra mondiale. La differenza estetica principale stava nel frontale, dove trovavano posto nuovi fari dal design più moderno, inglobati nei parafanghi. La 220 è stata prodotta in tre varianti di carrozzeria, ancora separata dal telaio: berlina, cabriole e coupé. La berlina è stata di gran lunga la preferita dal pubblico, con 16.066 esemplari prodotti, mentre le cabriolet hanno totalizzato 2.275 esemplari e le coupé solamente 85 esemplari, anche a causa del fatto che la coupé è stata introdotta solo nel 1954, quando già mancava poco alla cessazione della produzione Le vere novità stavano nel motore M180 da 2.2 litri, primo 6 cilindri Mercedes-Benz del dopoguerra e primo superquadro della Casa tedesca, un motore di tipo monoalbero in testa, contrariamente al 2.3 liri della sua antenata, che era ad asse a camme laterale e valvole laterali. Con una potenza massima di 80 CV, questo motore spingeva la 220 ad una velocità massima di 140 km/h. Il cambio era a 4 marce con frizione monodisco a secco, l'impianto frenante era idraulico a 4 tamburi e le sospensioni erano a ruote indipendenti con avantreno a triangoli trasversali e retrotreno a semiassi oscillanti.