Anno di immatricolazione: 1990
Studiata sulla base meccanica della 750i, nel 1989 fu presentata a Francoforte la Serie 8. La nuova Coupé era dotata del V12 M70B50, un'unità da 4988cm³ a due valvole per cilindro, che all'epoca era conosciuto come il più leggero ed equilibrato V12 di grande serie. Il cambio era uno ZF a sei marce, il propulsore era in grado di erogare 300cv, ed era caratterizzato da un funzionamento particolarmente vellutato e da un ronzio molto simile a quello di una turbina. Molto ricercato lo schema delle sospensioni, dotato di un classico McPherson sull'avantreno e di un raffinato Multilink a cinque bracci d'alluminio al retrotreno ad effetto autosterzante che garantiva una stabilità ed una tenuta di strada elevatissime. Il tutto, coadiuvato dai primi sistemi elettronici di stabilità, come l'ASC+T e il sistema di sospensioni a smorzamento controllato EDC che permetteva al conducente di variare il comportamento dinamico. Il corpo vettura era dominato da un cofano motore particolarmente lungo per poter ospitare i propulsori di elevato frazionamento, e di fari a scomparsa. La fiancata, particolarmente muscolosa presentava la caratteristica soluzione priva di montante centrale, che conferiva alle superfici vetrate un aspetto molto leggero e dinamico. Il cruscotto era, come di consueto, orientato di cinque gradi verso il guidatore, e dava la sensazione di essere al posto di comando di un jet. . La dotazione di serie, ad un prezzo di lancio di 144.000.000 di vecchie lire. In alternativa al cambio manuale a sei marce era disponibile anche l'automatico a quattro rapporti che però non rispondeva perfettamente alle caratteristiche della Granturismo bavarese. Nel 1993, la 850i venne sostituita dalla 850Ci, alla quale si affiancarono le 840Ci e 850Csi. La produzione della Serie 8 fu prolungata fino al 1999, dopodiché nella gamma BMW non vi fu più una coupé di fascia alta per alcuni anni, fino all'arrivo delle nuove versioni della Serie 6