Anno di immatricolazione: 1942
La 321 può essere considerata come la naturale evoluzione della BMW 320. Introdotta nella seconda metà del 1938 per sostituire proprio quest'ultima, la 321 se ne differenzia esternamente per pochissimi dettagli, tra cui il paraurti anteriore più avvolgente e le due portiere incernierate posteriormente, mentre la 320 aveva l'incernieratura anteriore. Anche la coda era leggermente modificata e riprendeva alcune caratteristiche dell'ammiraglia dell'epoca, la BMW 335. Anche sottopelle le modifiche meccaniche si limitavano alle sospensioni, riprese da quelle della più grande 326 ed opportunamente adattate al telaio leggermente più ridotto di dimensioni. Per quanto riguardava il resto della meccanica, quindi, ritroviamo il 6 cilindri da 1971 cm³ con distribuzione a valvole in testa comandate da aste e bilancieri, alimentato da due carburatori Solex ed in grado di sviluppare una potenza massima di 45 CV a 3750 giri/min. Identica anche la trasmissione, che comprendeva una frizione monodisco a secco ed un cambio a 4 marce. Analoghe erano quindi anche le prestazioni, con 115 km/h di velocità massima. Identiche anche le versioni in cui la 321 era disponibile, ossia la berlina a due porte e la cabriolet. Era in ogni caso possibile ordinare il telaio nudo da far carrozzare presso un altro carrozziere. Il successo ottenuto dalla 321 fu abbastanza buono, con oltre 7800 esemplari prodotti in 3 anni, ma niente più. Il suo successo fu infatti penalizzato dall'avvento della Seconda guerra mondiale, a partire dalla quale, le vendite crollarono per ovvii motivi.