Anno di immatricolazione: 1936
Poco dopo il lancio della BMW 315, la Casa bavarese cominciò a lavorare al progetto di una vettura derivata proprio dalla 315, con la quale esordire in quella fascia di mercato costituita da vetture di cilindrata intorno ai due litri, una fascia di mercato che dimostrava di poter offrire molti sbocchi. In realtà il progetto era fin dall'inizio già concretizzato, almeno in parte, visto che il telaio era già pronto, infatti si scelse proprio quello della 315, in commercio da poco. Per il motore si optò per una versione rialesata del 6 cilindri da 1.5 litri presente sempre sulla 315. Il risultato fu un nuovo propulsore da 1911 cm³ in grado di erogare una potenza massima di 55 CV a 4500 giri/min. Tale motore disponeva, come peraltro il 1.5 da cui derivava, di distribuzione a valvole in testa e di alimentazione a tre carburatori Solex. La vettura fu lanciata nel dicembre del 1934 inizialmente solo come roadster, con il nome di 319/1, ma poco tempo dopo furono introdotte anche le versioni più tranquille, proposte sia come berlina che come cabriolet. In tali configurazioni, le due nuove versioni si distinguevano dalla 319/1, oltre che per la carrozzeria meno sportiva, anche per il motore depotenziato a 45 CV di potenza massima a 3750 giri/min, per via della presenza di due soli carburatori invece di tre.. Su entrambi i modelli, la trasmissione si avvaleva di frizione monodisco a secco e di un cambio a 4 marce. Dal punto di vista del telaio, la 319 riprendeva quanto proposto a suo tempo dalla 315 e dalla 303, ossia avantreno a ruote indipendenti e retrotreno ad assale rigido. L'impianto frenante invece prevedeva tamburi sulle quattro ruote. La 319 fu prodotta dal 1934 al 1937 in 6.468 esemplari, venne poi sostituita dalla 328