Anno di immatricolazione: 1973
La famiglia delle vetture nate dal progetto E9 si compone dei modelli 2.8 CS, 3.0 CS, 3.0 CSi, 3.0 CSL e 3.0 CSLi. Assieme alle berline della serie E3, le BMW E9 costituiscono una famiglia più grande denominata (ma non in via "ufficiale") Neue Sechs (o New Six), poiché impiegano una nuova generazione di propulsori a 6 cilindri abbinati al resto della meccanica derivata dalle Neue Klasse. Nel 1971 la 2800 CS venne rimpiazzata dalle 3.0 CS e 3.0 CSi. Entrambe avevano una cilindrata maggiorata a 2986 cm³, ma, mentre la prima manteneva l'alimentazione a carburatori (180 CV), la seconda aveva un nuovo impianto di iniezione meccanica (200 CV). Lo strapotere della Porsche nelle competizioni tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta, indusse la BMW a sviluppare una versione da competizione della coupé E9. Così nel 1972 venne lanciata la 3.0 CSL, dotata di carrozzeria alleggerita di 130 kg (grazie all'impiego di cofani e portiere in alluminio, all'utilizzo di finestrini e lunotto in plexiglas e all'eliminazione di parte del materiale fonoassorbente), più adatta a fungere da base di partenza per la versione impiegata nel Campionato Europeo Turismo. La 3.0 CSL (la L stava per leicht, leggera) adottava lo stesso motore a carburatori (più facili da regolare in gara dell'iniezione meccanica) da 180 CV della CS ed era riconoscibile per i passaruota cromati, i paraurti più sottili e verniciati di nero opaco e la strip adesiva laterale nera. L'allestimento interno, a parte i sedili sportivi in pelle e tessuto ed il volante "racing", era identico a quello delle versioni normali. Nel 1972 la Casa di Monaco introdusse la CSLi, una versione equipaggiata da un motore di cilindrata incrementata da 2986 a 3003 cm³ (per ottenere l'omologazione nella categoria "oltre 3 litri"), alimentato a iniezione elettronica (meglio regolabile di quella meccanica) da 200 CV.